Tim Tim e lo scontro con Scontrino

Tanto tanto tempo fa, in un formicaio, una formica pasticciona venne cacciata via dalla regina  e così fu costretta a vivere nel bosco.

Un giorno di primavera Tim Tim incontrò il ragno Scontrino, uno dei più spaventosi del bosco, che la portò nella sua ragnatela per mangiarsela.

Ma Tim Tim, che era molto furba, gli disse : “Guarda dietro di te, ci sono quattordici api in fila !”.

Il ragno si girò e  la formica scappò via ma, per sbaglio, un’ape che passava di la, tagliò due ragnatele e siccome la tana del ragno era formata quattro lastre di ferro e una carriola, non poté fuggire.

Quindi Tim Tim pensò di far capire al ragno Scontrino cos’è l’amore: “Amare significa provare qualcosa di tenero per qualcuno”.

Il ragno restò commosso e quel punto spostò la carriola e fece passare la formica che ritornò a vivere nel bosco e tutti vissero felici e contenti.

 

THE END

 

(Scritta da Filippo a  7 anni , in seconda elementare )

Un Amico Killer

Un mattino ho conosciuto un uomo molto bello, sembrava anche forzuto come un orso. Pur sapendo che di giorno era un amico ma di notte era un killer.

Come l’ho scoperto ? Una notte stavo dormendo ed ho sentito la porta cigolare e dei rumori sul pavimento; mi sono svegliata senza far rumore e ho chiamato la polizia. Quando è venuta non abbiamo visto nulla, ma io ho visto un sasso con scritto :

You Are The Next

ed era scritto col sangue.

La mattina seguente ho guardato bene quel sasso dicendo : “Darei mille dollari a chi scopre l’uomo che ha scritto You Are The Next” ma in quel momento ho visto un fazzoletto con scritto : “Dovresti darne anche di più”.

Continuai la mia passeggiata quando ho visto mio papà con un taglio sulla fronte ; il killer forse il sangue l’aveva preso da lui per scrivere sul sasso.

Poco dopo ho sentito delle urla provenire da quella casa, sono entrata ma anche questa volta non ho visto nulla; sono rimasta immobile e ho pensato che qualcuno mi stesse facendo un scherzo.

Ad un tratto ho sentito il rumore di un coltello sul legno, mi sono girata di soprassalto e con una pistola ho mirato la porta. Sono andata a vedere ma non ho visto nessuno.

Ma stavolta non mi sarebbe sfuggito.

Mi sono girata ancora e ho visto i padroni di casa legati con una benda sulla bocca. Gli tolsi la benda e mi spiegarono che il killer aveva catturato anche loro  e mi dissero che questa era la casa dell’uomo che avevo conosciuto all’inizio. In realtà l’uomo era un killer.

In silenzio chiamai il 113 ma anche questa volta non videro nulla e quindi se ne andarono.Un poliziotto però lasciò il numero di telefono degli agenti speciali e io li chiamai.

Gli agenti segreti vennero e trovarono il killer e lo misero in galera; però ne mancava uno, che catturò con una rete gli agenti segreti e scappò.

Ad un certo punto si nascose ma io, che me l’aspettavo,  lo girai e lo minacciai con un coltello e lo misi in galera con i suoi parenti.

Chiusi la galera, liberai gli agenti e tutti vissero felici e contenti.

THE END

 

( Scritta da Filippo a 7 anni, in seconda elementare )

Il ragno a sette zampe

La storia del ragno a sette zampe

Il ragno

C’era una volta un ragno che si era incastrato una zampa nella ragnatela.

Il ragno cadde giù dalla ragnatela con una zampa in meno di otto ; tutti gli insetti si chiedevano perché il ragno avesse sette zampe.

Il ragno era molto dispiaciuto di come lo maltrattavano e andò dai vecchi preti don calabrone e don bruco e disse : “Che cosa devo fare per ritornare con otto zampe ?”

Il calabrone disse : “Dovrai superare il castello a rubinetto e il cancello dei dadi” e gli diede la mappa.

Il ragno lo salutò e se ne andò.

Prima tappa : il castello a rubinetto

Il ragno si accorse di quanto era grande quella cascata per lui ma fece finta di niente, prese una corda, la legò e superò il castello a rubinetto.

Seconda tappa : il cancello dei dadi

Arrivò la signora formica che fece una partita a dadi con il ragno; la signora formica fece quattro, il ragno sei.

4<6 quindi la signora formica venne bruciata dalle fiamme.

La zampa

Il ragno tornò dai preti tutto contento. Quando fu là gli spuntò l’ultima zampa.

Evviva ! Evviva !

 

THE END

 

(Scritta da Filippo a  6 anni , in prima elementare )

 

Lo Schiaccianoci

Lo SchiacciaNoci

C’era una volta un bambino che per Natale aveva ricevuto uno schiaccianoci. Però il bambino notò un biglietto dove c’era scritto :

Con lo schiaccianoci puoi aprire tutte le noci, tranne quella.

Firmato Babbo Natale

Il bambino, che era ubbidiente, non l’aprì e andò a giocare con altri giochi.

Passò di lì la mamma che, non sapendo nulla, aprì la noce. E nella notte successe che  i giocattoli presero vita: infatti presero vita i soldatini, i dinosauri di plastica e anche i Lego !

Però lo schiaccianoci venne rubato da una volpe e sul biglietto c’era scritto che se lo schiaccianoci non veniva restituito al proprietario, si correva il rischio di diventare delle noci.

La mattina seguente il bambino si accorse che lo schiaccianoci era sparito! Cominciò a cercare da tutte le parti ma non lo trovò e si chiese se non l’avessero rubato.

Il bambino guardò fuori dalla finestra e vide una volpe con il suo schiaccianoci. Si ricordò che se lo schiaccianoci non veniva restituito entro la mezzanotte si poteva diventare delle noci e vide che mancavano solo sei minuti a mezzanotte.

Fecero quindi una trappola e recuperarono lo schiaccianoci, ma i sei minuti erano passati e quindi si trasformarono tutti in delle noci. Però il bambino aveva lo schiaccianoci in mano e quindi tutti si ritrasformarono in loro stessi e tutti vissero felici e contenti.

THE END

 

(Scritta da Filippo a  7 anni , in seconda elementare )

Un robot in cucina

Un Robot in Cucina

L’inventore

C’era una volta in una casa un uomo inventore che però non era tanto bravo con il suo lavoro e siccome non aveva una moglie, quando voleva fare dei regali alle ragazze, faceva dei robot. Una ragazza gli chiese di fare un robot che creava mille vestiti. Un giorno il robot gli fece una maglietta a forma di mostro ! Ne fece tanti altri però uno più maldestro dell’altro.

Cosa aveva costruito ?

L’uomo, che si chiamava Roberto, era stufo di costruire robot che non andavano bene, tipo quella volta che aveva costruito il robot che teneva in ordine il salotto ma invece faceva il contrario: invece di mettere in ordine metteva in disordine !

Un giorno Roberto si stancò e prese tutti i mille robot che aveva costruito e li smontò. Si chiuse nel garage e appese un cartello che diceva :

VIETATO L’INGRESSO

INVENZIONE IN CORSO

e si chiuse lì  dentro per ben due mesi a lavorare e tutta la gente si chiedeva cosa stesse costruendo.

La fine dell’invenzione

La gente non voleva provarla perché sapeva già che sarebbe stato un fallimento. Roberto la provò lo stesso ed era magnifica; decise di regalarla ad una sola persona, una ragazza di nome Lucia che la volle ma, quando la provò, andò malissimo.

Roberto notò qualcosa di grigio, era una vite. Roberto la prese, spense la macchina, la avvitò e disse a Lucia: ” Guarda!” e per la prima volta Roberto riuscì a fare un robot che funzionava bene.

A Lucia piaceva Roberto e anche a Roberto piaceva Lucia e così si sposarono e il robot lavapiatti fece da maggiordomo e tutti vissero felici e contenti.

THE END

 

(Scritta da Filippo a  7 anni , in seconda elementare )