La Maleducazione

C’era una volta, sui colli australiani, un bambino di nome Carlo: era molto educato e passava la maggior parte del suo tempo a disegnare.Un giorno qualcosa di scuro cominciò ad uscire fuori dalla penna e ad espandersi sul foglio: si espandeva sempre di più fino a che ricoprì tutto. Alla fine uno gnomo nero apparve.

“Ma da quando si entra senza bussare?” disse Carlo in modo severo.

“Entro quando lo dico io e comunque eri tu che avresti dovuto disegnare una porta ! Ad ogni modo, come ti chiami ?”

“Mi chiamo Carlo, e tu ?”

Maleducazione

La Maleducazione era un ospite sgarbato, cattivo, ignorante, antipatico, ingombrante. Anche lui era un ragazzo ed aveva una testona pelata, due occhioni, tre puntini sulle guance e un paio di jeans rovinati. E se viene nella tua camera vuol dire che sei il più educato al mondo, ma anche che stai per diventare il più maleducato.

“Vieni con me!” disse la Maleducazione a Carlo.

Lo portò in una specie di bar, sopra c’era un cartello con scritto “Bar privato di Maleducazione”. Maleducazione gli fece bere una bevanda gassata, una certa Coca-Cola (penso che tutti sappiate cos’è!) e Carlo l’apprezzò molto e cominciò a mangiare cibo che non faceva per niente bene, ad esempio: hamburger, patatine fritte…Poi arrivò il momento dei videogiochi.

Carlo passò 7 ore (dopo la scuola) a giocare con i videogiochi e a mangiare schifezze. Finché un giorno mentre giocava, ovviamente con i videogiochi, ad un certo punto venne risucchiato dallo schermo e si trovò davanti al suo migliore amico, Davide. Era anche lui uno dei tanti bambini educati e all’improvviso “puff !! cambiato tutto!!” .

Carlo così scoprì due cose terribili: la prima è quella che più giocava più diventava schiavo della Maleducazione e la seconda è che più perdeva nel videogioco più perdeva la sua educazione.

Un giorno però Maleducazione si dimenticò di mettere la spina del videogioco e Carlo e Davide provarono a scappare però c’erano ancora le Guardie Elettroniche. Erano delle guardie controllori dell’uscita del videogioco Infernale ( come noi abbiamo la Polizia lui ha le Guardie Elettroniche ) che non li facevano scappare.

Carlo ipotizzò che la chiave per scappare fosse fare il contrario. Così lui e Davide cominciarono a comportarsi bene suonando il violino due volte al giorno, lavandosi i denti tre volte al giorno e facendo sempre i compiti subito dopo pranzo.

Così, entro una settimana, la Maleducazione fu sconfitta e tutti i bambini intrappolati dai videogiochi furono liberati e tornarono ad essere educati, a mangiare sano e a non perdere più tempo a giocare con i videogiochi.

The End

(Scritto da Filippo ad 8 anni, in Terza Elementare)