Il mago dei bei sogni

A volte mi chiedo perché certa gente deve mostrarsi meno di ciò che è. Perché bisogna prendere in giro delle persone solo per l’invidia che si prova per loro?

Volete degli esempi ? Eccoli.

A scuola devo ogni giorno mandare di nascosto a Giovanni ( il bullo ) il libro dei compiti perché se li copi. Io non trovo giusto che ogni persona debba godere a spese mie solo perché ho la testa ad uovo.

Si, vi sembrerà strano, ma io sono  Lorenzo e sono famoso (purtroppo) per la mia testa ad uovo. Certo si sa, se sei nato con tre puntini sulle guance, capelli a vanvera e occhiali, le scuole medie non sono il posto per te. Credetemi, conosco a memoria le preferenze e io sulla tabelle delle preferenze dei miei compagni di scuola sono all’ultimo posto e, sulle preferenze dei bulli, il contrario.

Ovviamente tutto scorreva ruvido come la carta vetrata, ad un tratto suonò la campanella.  Mentre mi stavo avviando verso casa, passai davanti al ponte e guardai il lago. Notai che sotto di esso c’era una botola, mi sporsi per vedere meglio, ma caddi nel lago. Immerso nell’acqua cercai di aprire la botola e per fortuna era già aperta. Appena entrato in quella che a me sembrava un piccolo rifugio mi tolsi gli occhiali e vidi che la lente destra si era rotta e la sinistra no. Mi strofinai l’occhio destro e mi pulii la lente sinistra. Fu allora che vidi una casetta: era piccola e aveva solo 4 porte. Era decorata con una carta da parati verde e con delle picche,  in giro per la stanza c’erano pergamene e pozioni rovesciate. C’era un tavolo di legno di cedro e il muro era ricoperto da disegni attaccati con lo scotch.

Ad un tratto una delle porte si aprì e uscì uno strano personaggio, quasi un giocattolo. Aveva due mani con guanti bianchi come la vernice e le braccia erano delle molle. Le gambe in realtà erano la gamba. E il corpo era una scatoletta blu con una stella gialla al centro.

Aiuto! Aiuto! Ho la testa intrappolata nel corpo!

Io tentai di aprirla e ad un tratto TATAAA’! Una testa da pagliaccio saltò fuori dalla scatola, mi sembrava quasi un mago che velocemente mi colpì con la sua bacchetta magica.  Di colpo svenni.

Grazie al mago dei bei sogni ebbi un flashback e vidi Giovanni che era piccolo come una formica, tutti lo stavano guardando e lui cercava di scappare da quelle persone che a lui sembravano dei giganti.

Quando mi risvegliai era suonata la campanella e a scuola tutti mi rispettavano e mi trattavano come uno di loro.

Mi affacciai alla finestra e feci un sorriso al cielo.

 

The End.

( Scritto da Filippo a 9 anni, in quarta elementare )