Icaro

Diciassettesimo anno di prigionia.

L’inverno sta giungendo a Creta e le giornate si accorciano, quest’anno non riusciremo a resistere, creperemo negli angoli più bui del labirinto. Dedalo mi ha già raccontato della sua vita alla ricerca di quello che lui chiama “il Minotauro” e avrebbe potuto essere la trama di un nuovo film di Quentin Tarantino. Il Minotauro ha due occhi rossi come tizzoni ardenti, non ha canini, riusciva a masticare la carne umana solo con i suoi enormi incisivi. Dedalo aveva già assistito alle atroci morti degli uomini che venivano deportati ogni anno; il Minotauro strappa alle vittime l’intestino affondando la bocca nelle viscere umane. La bestia è per metà toro e per metà umano ed è figlio di Minosse, il re di Creta. Vive nel labirinto assieme a noi e ci può trovare da un momento all’altro.

Nel corso degli anni abbiamo conosciuto un ragazzo che ha vissuto con noi. Si chiamava Teseo, figlio di Egeo e veniva da Atene per uccidere il Minotauro. Teseo era giovane, aveva quasi vent’anni. Era castano, alto circa 1 metro e 80 con due occhi verdi chiaro. Dedalo lo aveva accudito assieme a me, un giorno gli fabbricò una lancia e Teseo senza indugiare si precipitò alla ricerca del misterioso Minotauro. Teseo possedeva un gomitolo magico donato dalla principessa Arianna che gli avrebbe indicato dove si trovasse il Minotauro per ucciderlo una volta per tutte. Purtroppo il combattimento tra Teseo ed il Minotauro non si concluse come previsto, Teseo scagliò la lancia di Dedalo come se fosse un giavellotto delle olimpiadi ma lo sfiorò e si trovò disarmato contro il potente Minotauro. Teseo cadde per terra cercando di afferrare qualcosa che potesse fargli guadagnare tempo, ma non andò così: per terra non c’era nulla che potesse essergli d’aiuto. Gli ultimi secondi prima della fine il Minotauro si avvicinò a Teseo che lo squadrò dalla testa ai piedi e ne rimase stupito dalla sua altezza. Il Minotauro era alto pressappoco 10 metri, nubi di alito pesante gli uscivano dalle narici e si spargevano nell’atmosfera umida del labirinto. In quel momento il Minotauro afferrò per il collo il povero Teseo e lo sbatté sulle mura del labirinto strappandogli la testa a morsi e lasciandola cadere successivamente per terra.

Io mi chiamo Icaro, sono qui da 17 anni ed il Minotauro non mi ancora trovato, ma è solo questione di tempo perché mi trovi. È il momento di fuggire da questo labirinto prima che arrivi l’inverno: Dedalo è un architetto di estrema fantasia e mi ha fabbricato questo deltaplano con la cera e le piume di alcuni uccelli trovati nel labirinto. Dedalo a differenza mia è un ex-architetto di Creta incaricato di costruire un palazzo per Minosse, ma che per errore fece crollare, così Minosse lo rinchiuse nel labirinto. Dedalo è dentro al labirinto da ormai 20 anni e il suo desiderio di scappare è maggiore del mio, così ha deciso di aggrapparsi al mio Deltaplano. Purtroppo le cose non sono andate a finire per il meglio per me: sto continuando a scrivere con le poche forze che mi rimangono e tra poco cesserò di farlo, la gamba sta sanguinando a litri. Volando un’ala si è spezzata e siamo caduti in mare, io mi sono ferito e Dedalo ha sbattuto la testa contro uno scoglio ed è morto. Io ora sono sulla riva, non griderò aiuto perché so che nessuno potrà sentirmi. Per le persone di tutto il mondo il labirinto è un luogo ignoto, non sanno nemmeno se il Minotauro sia vivo o morto. Ora non posso più scrivere tra poco lascerò questo mondo, se il Minotauro si riprodurrà in futuro la terra sarà dominata da questa specie e per l’umanità non ci sarà più posto…

The End

(SCRITTA DA ME, FILIPPO A 12 ANNI)

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